Altre zone abitate dalla comunità gay newyorkese sono Morningside Heights, Hell’s Kitchen, Dumbo e Williamsburg a Brooklyn. Da non perdere la musica e i colori del Pride Week alla fine di giugno, una settimana che prevede una manifestazione, la parata, feste, comizi e proiezione di film, oltre ovviamente al Lesbian & Gay pride Parade: è il trionfo del viola e del rosa, mentre l’Empire State Building si illumina di violetto per salutare la folla. La partecipazione del pubblico è incredibile, migliaia di spettatori fanno a gomitate per accaparrarsi un posto in prima fila e guardare sfilare con il sorriso sulle labbra, ragazzoni palestrati e tatuati che si tengono dolcemente per mano, poliziotti gay, infermiere lesbiche, pompieri omosessuali, travestiti e avvocati gay. La sensazione in quei giorni è che tutta la città sia omosessuale, ed una spensieratezza tale e rara da trovare non solo in America, ma in tutto il mondo! Da Wing, che significa parrucca, e Woodstock nasce il nome di questa vistosa festa di travestiti: Wingstock. Sicuramente vi farà sbarrare gli occhi e le scenette che vedrete sono strane e divertenti. La rabbia del movimento si trasforma in allegria ed esuberanza, ed è una gara a farsi vedere e fotografare. Nel pubblico spuntano centinaia di parrucche e di simpatici gesti di consenso verso una comunità che ha sofferto molto prima di potersi integrare. Wigstock si svolge la prima domenica di settembre, sul Pier 54 nel West Village. La popolazione accoglie questo tipo di manifestazioni in maniera molto serena e rilassata (non proprio come in Italia), anzi spesso partecipa calorosamente anche alle serate nei locali. Gay City News, Next e GO sono solo alcuni tra i diversi giornali e riviste dedicate alla comunità gay di New York e sono recuperabili in edicola o nelle librerie specializzate; molto prezioso e pieno di consigli e indirizzi aggiornati è la rubrica “gay and lesbian” presente su Time Out New York o sul Village Voice.